mercoledì 14 settembre 2011

12

15 dicembre 2001

La mia amica Chiara, fissata di oroscopi, rune celtiche e stronzate simili mi ha invitato a bere una cosa sui Navigli per aggiornarmi circa le sue ultime peripezie sentimentali, e raccontarmi di questo affascinante yuppi, tale Marcello 40enne avvocato rampante della Milano bene che, oltre ad essere sposato,  fortunatamente senza prole, ha il gusto per il bondage. Una volta sedute al Maya, davanti a un margarita mi racconta per filo e per segno come lui la leghi a sofisticati drappi di velluto nero, ma io non posso fare a meno che pensare a Stefano e a quello che è successo nel parcheggio. Vedo la bocca di Chiara che si muove e sento le sue parole uscire dalla bocca, ma non le ascolto, mi ripeto che quello che è accaduto in fondo poteva capitare, che era una eventualità come un altra, (o forse no?!?) che non è stato nulla di importante, che sono fidanzata e che presto me ne dimenticherò e lui pure, la cosa importante è non parlarne con nessuno, si ecco, non devo dirlo mai a nessuno ed io stessa non avrò memoria dell'accaduto. Mi risveglio dal mio torpore catartico quando Chiara mi sottopone il suo ultimo acquisto editoriale il cui argomento è la numerologia, fingo un certo interesse malgrado un radicato scetticismo verso l'occulto e i suoi fratelli, non sono infatti mai stata una di quelle ragazze che la mattina cercano affannosamente l'oroscopo del giorno all'apertura del Corriere; rimango però un alquanto stupita quando, aprendo distrattamente il libro in questione, mi appare il numero 12, che coincidenza, e giusto per non farmi suggestionare e conscia di essermi ripromessa di non pensare più alla storia del parcheggio, mi rendo conto che io e Stefano siamo usciti il 12, del mese 12 e abbiamo fatto sesso alle 12 (p.m.), come direbbero in America, "this is scary", della serie, molto inquietante.
Prendo possesso del libro e leggo con interesse il significato del numero 12 che riporto per intero sul quaderno degli appunti che ho sempre in borsa: Viene considerato il più sacro tra i numeri, insieme al tre e al sette. Il dodici è in stretta relazione con il tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) e poiché è dato dalla moltiplicazione di 3 per 4, il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Infatti indica la conclusione di un ciclo compiuto. Il dodici è il simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette di passare da un piano ordinario ad un piano superiore, sacro. Il dodici possiede un significato esoterico molto marcato in quanto è associato alle prove fisiche e mistiche che deve compire l’iniziato. Superate le prove induce ad una trasformazione, in quanto il passaggio si compie su prove difficili, le uniche che portano ad una vera crescita. In molte culture i riti iniziatici si compiono all’età di dodici anni, dopo di che si entra in un’età adulta.
Sento gli occhi di Chiara su di me mentre non riesco a distogliere lo sguardo da quanto ho appena scritto, ok, mi rendo conto di dare, giusto per stare in tema, i numeri, e chiudo violentemente il quaderno. Chiara mi chiede da dove derivi questo nuovo interesse per la numerologia ed il significato del 12 e, mentendo, le dico che la mia cuginetta preferita, nata il 12 dicembre ha appena compiuto 12 anni. So che non se l'è bevuta, ma non ho il coraggio di dire a nessuno quello che è successo con Stefano e tutte le pippe mentali, anche numerologiche che mi sto facendo, così con la scusa della preparazione dell'imminente esame di statistica mi congedo dalla mia amica.
Mentre cammino verso la macchina mi sento leggermente stordita e accaldata, malgrado l'aria gelida e la neve per terra e nella testa continuo a ripetermi: "Non dirlo mai a nessuno, non dirlo mai a nessuno..."

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