Martedi, 18 dicembre 2001
Stamattina ho ricevuto una curiosa telefonata dalla madre di Stefano che mi chiedeva una disponibilità extra per qualche ora di lezione aggiuntiva al figlio, durante le vacanze natalizie, nelle (vana) speranza di vedere un qualche miglioramento; ho tentato con le scuse più banali di divincolarmi, ma Mirella è una donna persuasiva e io ho bisogno di arrotondare le mie magre entrate. Così domattina ho promesso di andare a Civesio per le odiose lezioni, con il fermo intento di non proferire verbo su quanto successo tra me e Stefano. Sono certa che se farò finta che non sia successo nulla, anche lui farà lo stesso e torneremo ad avere un rapporto "alunno-insegnante".
Nel frattempo ho evitato accuratamente di sentire Marco, ancora imbarazzata per quanto successo a casa di sua madre domenica, non mi capacito di come io non sia stata in grado di emozionarmi, neppure minimamente tra le braccia di un uomo per il quale fino a ieri sentivo una grandissima attrazione e del quale ero innamorata, ecco mentre scrivo queste parole, al passato mi rendo conto che appunto questo accadeva ieri, oggi le cose sono diverse.
Ho paura del cambiamento.
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